TEATRO

Dal 2011 al 2016 ho creato e diretto una rassegna di teatro a Villa Nicolaj, villa di campagna della mia famiglia a Calcara di Crespellano in provincia di Bologna. In Inghilterra avevo visto fare teatro dagli studenti dei college nei parchi. Pensavo di voler fare il regista nella vita, ma non avevo un teatro. E così, insieme a tanti amici, ho fatto teatro nella casa di famiglia. Così è nato SCENE DAL PARCO DELLA LUNA.

Tiziano Ferrari ne “Il corvo supremo” (testo e regia)

I primi anni di SCENE DAL PARCO DELLA LUNA ho cominciato a dirigere grandi classici. Poi m’è venuta subito voglia di scrivere cose mie. Così sono nati Il corvo supremo, Fatemi vede ancora le sue finestre, In macchina oppure esperimenti che si ispiravano ai classici e poi andavano oltre: Dateli a me questi fiori, Tre visioni e Ritorno al giardino dei ciliegi (rispettivamente da Il gabbiano, Tre sorelle e Il giardino dei ciliegi di Cechov).

Alessandro Calabrò in “Tre visioni”

Due grandi allestimenti sono stati nel 2015 Nudo, ovvero Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare e nel 2016 Nozze di sangue di Garcia Lorca. La questione visiva era estremamente importante nei miei spettacoli, vista già la bellezza della location, Villa Nicolaj, una villa settecentesca immersa in un giardino e in un bosco meravigliosi. Volevo che i miei spettacoli si fondessero armoniosamente nella bellezza della natura e della casa, non che fossero qualcosa di prepotentemente alieno. Nel Sogno costruimmo la scena in parte nel bosco portando un letto proveniente dalla casa e attaccando un lampadario antico ad una quercia. Nozze di sangue fu allestito usando tutto il giardino e la villa. Gli attori, vestiti tutti uguali di bianco, recitavano ovunque, anche in finestra. Erano gli spiriti della soffitta. Erano i padroni dello spazio.

Barbara Esposito nel ruolo di Titania in “Nudo, ovvero Sogno…”
Elisabetta Scarano e Mariano Arenella in “Nozze di sangue” (Garcia Lorca)

Se oggi ripenso a SCENE DAL PARCO DELLA LUNA rivedo le tante e tante storie che gli autori (Pirandello, Cechov, Shakespear, Lorca e altri) hanno raccontato e lasciato a noi uomini del presente, e poi a quelli del futuro, perché la vita degli esseri umani non vada perduta mai. Queste storie sono favole, miti; e rappresentano non solo ciò che è stata la vita sulla Terra realmente, nei fatti, negli accadimenti, ma soprattutto ciò che è stata la vita “dentro”, nei pensieri, nel cuore, nelle visioni e nei desideri. E’ un patrimonio gigantesco che rende omaggio all’esistenza di ciascuno di noi.

Elisabetta Scarano e Luigi di Pietro in “Ritorno al giardino dei ciliegi”
Sebastiano Bottari nel ruolo della Luna in “Nozze di sangue” (Garcia Lorca)
Elisa Galvagno in “Dateli a me questi fiori”
Riccardo Ripani e Marcella Favilla ne “La morsa” (Pirandello)
Diana Manea e Nicole Vignola ne “I gabbiani” (da “Il gabbiano” di Cechov)
Livio Remuzzi in “Fatemi vedere ancora le sue finestre!”
Elena Ferrari e Mariano Arenella in “In macchina”

EP