WILLY del sabato, 24 ottobre

“Dialogo fra una strega e una vergine”. Nella foto: Barbara Esposito e Alessandro Calabrò (2015)

Bambino mio,

devi essere coraggioso, e devi avere speranza, e sognare di poter cambiare le cose. Senza il coraggio e la speranza, e i sogni, non cambierà mai nulla. A molti sembrerai ridicolo. Molti si lamentano di tutto, ma non fanno nulla per cambiare. Sono i disperati, e gli arresi. Il più delle volte sono persone che vivranno meglio di te. Ad essere così disperati e così arresi si vive meglio, perché non ci si assume la responsabilità di combattere.

Ci sono tante persone egoiste al mondo, bambino mio, e che si vantano. Non diventare come loro. Aiuta sempre i più deboli, prendi le parte degli indifesi, trova colpe e responsabilità in ciascuno. Non vale dire sempre “è colpa sua!” oppure “ha cominciato prima lui!” Se vedi che ti sta cascando una trave addosso, tu non ti scosti? Se qualcuno ti lancia una pietra, cosa fai, anche tu gli lanci una pietra?

Sta soprattutto attento a chi ti accusa di non voler essere mai disapprovato. Capirai presto che è proprio quella persona a non sopportare la tua disapprovazione. Si chiama “rigirare la frittata”, ed è un gioco che fanno in molti. Tu non ci cascare. Impara ad accettare la diversa opinione altrui, ma impara anche a difendere la tua opinione appassionatamente, se ci credi davvero. E comunque non essere mai troppo sicuro di ciò che pensi e senti. Mantieni il dubbio sempre vivo dentro di te. E cerca la verità. Sempre.

Se ti piace fare qualcosa, e quel qualcosa non reca danno a nessuno, falla. E non stare ad ascoltare quelli che ti dicono o, peggio, quelli che ti suggeriscono, per il tuo bene, di non farla. Se non ammazzi, se non rubi, se non violenti, se non umili, se non aggredisci nessuno, sei un uomo libero. Fa sempre il tuo dovere, fai i compiti. E poi fa quello che ti pare. Anche se agli occhi degli altri farai ridere. Anche se ti prendono per pazzo. I pazzi sono loro, a non fare ciò che li fa stare bene.

Non pretendere mai troppo, se non da te stesso. Non essere suscettibile, né viziato. Si mangia quel che c’è in tavola. Impara a chiedere “per favore”. A dire “grazie”. Sii gentile. Educato. Adattati. Le rane sono creature antichissime, praticamente preistoriche, perché si sono adattate ai cambiamenti delle ere geologiche. L’adattabilità, insieme all’eleganza, è una dote vincente nell’arco dell’esistenza umana. Ma quando c’è da mantenere il punto, allora mantienilo. Non venir mai meno ai tuoi principi, per opportunismo o utilità. Meglio morti che vittoriosi del nulla.

Sorridi. Di te stesso in primo luogo. Sei importante, ma non così importante. E poi il mondo è meglio difenderlo con gioia che con rabbia. Il mondo è un luogo bellissimo, se non fosse per quei quattro musoni invidiosi che lo abitano. Impara a fare le pernacchie. Ti sarà estremamente utile.

Non posso consigliarti di credere o meno in Dio. O ci crederai o non ci crederai. Per parte mia posso dirti che a volte credere in Dio è bellissimo. E comunque, se non dovessi credere in Dio, ogni tanto guarda dentro la corolla di un fiore, guarda un cane, fa una torta, canta, balla, studia, da un bacio a qualcuno, innamorati, fatti una nuotata, guarda un film che ti piace, telefona a un amico. È esattamente la stessa cosa.

Ti faranno male. Proverai dolore. Nessuno può evitartelo. Non morirai. E non ucciderti. Se ti uccidi rovinerai quell’opera stupenda che sei tu stesso, tanto più stupenda perché anche sofferente. Ricordati: il dolore che senti oggi, sarà la tua arma domani. Domani imbraccia il fucile e stermina il Male. Fa la tua parte per sterminare la prepotenza, l’egoismo, l’arroganza, l’indifferenza, la superbia, la menzogna, la manipolazione, l’umiliazione, lo sfruttamento. Sei chiamato a farlo. È il tuo dovere qui su questo pianeta. Ed è un dovere bellissimo.

Scegliti un lavoro che ti piaccia. Che ti dia soldi per mangiare, ma soprattutto che ti piaccia. Sappi che ci sono persone meno fortunate di te che non avranno questa libertà. Abbine compassione. Non disprezzarle mai. Non disprezzare mai nessuno. Nemmeno i tuoi nemici. Nemmeno il nemico numero uno. Lo combatterai meglio se non lo disprezzi.

Insomma, sii giusto. Cresci giusto. Impara ad obbedire, e a fare di testa tua. Usa la coscienza per capire quando obbedire e quando fare di testa tua. E prega sempre di fare la cosa giusta. Ma sii sempre prudente. Perché, un giorno, quella che ti sembrerà la cosa giusta, potrebbe invece essere la cosa sbagliata.

Corri, corri, corri. E ogni tanto fermati. Prendi fiato e ricomincia a correre. Ama, odia, abbraccia, lascia, parla e taci. Ascolta buona musica, leggi bei libri, va alle mostre. Non ti deve per forza piacere tutto, e non devi per forza essere un appassionato d’arte, però ogni tanto cerca di rimanere un minuto fermo davanti a una statua, o a un dipinto. Vedrai che ti succederà qualcosa. Fidati.

Quando avrei voglia di piangere, fallo. Senza esibizionismo, ma fallo, o da solo o davanti a qualcuno a cui vuoi bene. Se soffri significa che sei vivo. Che sei.

Buon viaggio.

Enrico Petronio

 

 

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